Ingranaggi in plastica per applicazioni all’interno dei motori termici
In queste applicazioni le temperature di esercizio, sempre superiori a 120°C, la coppia da trasmettere e la velocità di rotazione richiedono un dimensionamento della dentatura particolarmente preciso ed accurato. In questo modo è possibile scegliere la resina più adatta per ogni singola applicazione con la certezza che gli ingranaggi non daranno problemi per tutta la vita del motore.
In questo caso lo stesso ingranaggio è montato sia sull’albero motore che sull’albero equilibratore.
La stessa ruota è montata sull’albero motore e su quello equilibratore.
L’ingranaggio col quale si accoppia è in acciaio.
La ruota motrice è in acciaio e quella condotta in resina con un inserto metallico costampato.
In questo caso il dente della ruota in plastica ha uno spessore maggiore di quello della ruota in acciaio, per avere la massima coppia trasmissibile.
Un vincolo, molto spesso presente nei motori termici, è il sistema di fissaggio dell’ingranaggio sull’albero. Esso viene scelto in base a criteri di economicità e di affidabilità, ed è sempre molto adatto ad un ingranaggio in metallo ma quasi mai ad uno in plastica. In questo caso la corona dentata in acciaio viene piantata a caldo sull’albero motore, cosa che non può ovviamente essere fatta con una corona in resina, invece la ruota è fissata all’albero motore mediante una vite. Per mantenere lo stesso tipo di fissaggio, nell’ingranaggio è costampata una boccola metallica, che ha la funzione di mantenere costante nel tempo la coppia di serraggio della vite e di trasmettere la coppia motrice dalla ruota all’albero equilibratore.
Quando in una catena di ingranaggi per trasmissione di potenza un ingranaggio è in plastica e l’altro in acciaio, i parametri della dentatura devono essere scelti in base alle caratteristiche meccaniche della resina, e la dentatura in metallo deve adattarsi a quella in resina.